Sommario:
«È ormai vicino il mese nel quale il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria». Così il Pontefice in una lettera inviata a tutti i fedeli, nella quale condivide due testi di due preghiere alla Madonna
Accogliendo la richiesta di molti fedeli, nel primo giorno del mese mariano la Conferenza episcopale italiana organizza un momento di preghiera alle 21 nella Basilica di Santa Maria del Fonte
Chiusi come siamo nelle nostre case, vogliamo come i discepoli allora accogliere nelle nostre famiglie e soprattutto nel nostro cuore la presenza di Gesù risorto perché porti quella novità di vita che è innanzitutto il suo essere con noi, il suo stare in mezzo a noi.
Come per ogni casa sono arrivate anche in parrocchia le bollette per la fornitura di energia elettrica e del gas dei mesi invernali in cui le chiese, le aule del catechismo e gli spazi dell’oratorio sono stati usati.
Qualcuno potrebbe darci dei matti, ascoltando le parole, le preghiere della nostra Messa di Pasqua. Abbiamo ripetuto al salmo responsoriale: Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo! E uno giustamente potrebbe dire: “Come si fa a esultare, a rallegrarci in tempo di epidemia, di contagi, di morti?”.
Anche se quest’anno la Pasqua è vissuta più in casa che in chiesa, anche se quest’anno a Pasqua forse sentiremo suonare ancora le sirene delle ambulanze, non possiamo tacere il mistero più grande della nostra fede: Dio non ha lasciato in potere della morte suo figlio Gesù, ma l’ha risuscitato.
Celebrare la liturgia della passione e della morte di Gesù in tempo di epidemia nel quale ci troviamo, assume un significato ancora più forte e ci fa immergere in una maniera tutta particolare nel dramma della crocifissione del Figlio di Dio.
Un video ci permette di vivere al meglio questi giorni a casa e in famiglia!
Quest’anno, anche se fisicamente non siamo qui tutti in chiesa santi Pietro e Paolo, ci vogliamo comunque sentire un popolo che, in forza dello spirito e grazie ai mezzi per arrivare nelle case, si raduna e siede alla mensa dell’Ultima Cena.
In questi giorni che precedono la Pasqua eravamo soliti vivere un tempo per la confessione pasquale. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, siamo costretti a differire questo appuntamento. Ma non vuole mancare un momento in cui fare un esame di coscienza e pentirci di vero cuore del male compiuto e invocare la misericordia di Dio per noi.