Avvento Ambrosiano Vivere l’Avvento tra attesa del Natale e attesa del ritorno del Signore.
Avvento Ambrosiano Vivere l’Avvento tra attesa del Natale e attesa del ritorno del Signore.
Il 16 novembre di quest’anno inizia l’Avvento Ambrosiano. Infatti la nostra tradizione dice che l’Avvento inizi la prima domenica dopo la festa di S. Martino, che tutti sappiamo essere l’undici di novembre.
Nelle sei domeniche che formano questo tempo forte, saremo invitati a meditare su due tematiche fortemente intrecciate che domenica dopo domenica, ci accompagneranno: la preparazione al S. Natale e la preparazione del cuore, della mente e dell’anima alla seconda venuta del Salvatore (Parusia) che i discepoli di Gesù aspettano fin da quando Gesù è salito al cielo il giorno della Sua Ascensione.
Per cui nella Liturgia della Parola e nell’Eucologia (orazioni e prefazio della Messa), sarà messa in risalto a volte più una dimensione, a volte più un’altra.
Questo perché entrambe le dimensioni sono presenti, in un intreccio che ricorda come tutto questo, impastato di realtà, è ciò che i discepoli di Gesù vivono sempre, cioè l’attesa del ritorno del Signore Gesù.
Perché, contrariamente a quanto pensa “il mondo”, che cerca di nascondere la morte, di esorcizzarla, facendo finta che essa non ci sia, per, poi, restare attonito quando essa, prepotentemente, entra nella vita, i discepoli attendono la fine del mondo come qualcosa di prezioso. Essi, infatti sanno, che la morte, pur restando piena di dolore, angoscia, tristezza e sgomento, è solo un passaggio tra questa vita e questa stessa vita che continua in maniera diversa. E lo stesso pensano della fine del mondo.
Prima che S. Giovanni Paolo II svelasse il terzo segreto di Fatima, ricordo che c’era la ricerca spasmodica, soprattutto da parte di certa stampa, quella cosiddetta “laica”, di conoscere questo segreto, pensando che contenesse la data della fine del mondo. Quasi che, una volta saputo la, le persone avrebbero potuto fare qualcosa… come se ci fosse un mondo di riserva in cui rifugiarsi…
I Cristiani attendono la fine del mondo, invece, con fiducia e speranza, perché sanno che in quel momento non finirà nulla, ma sarà un nuovo inizio. Comincerà un mondo nuovo, un regno nuovo, quello di Dio.
Se c’è un’immagine che ci aiuta a comprendere che cosa sia per i Cristiani l’essere pronti al ritorno glorioso del Signore Gesù, penso che sia l’episodio che un secolo e mezzo fa circa coinvolse due Santi: S. Giovanni Bosco e S. Domenico Savio. S. Domenico era un ragazzino dell’Oratorio di S. Giovanni Bosco. Un giorno stava giocando a calcio insieme ad altri ragazzi e don Bosco stava a guardare la partita. Poi chiamo Domenico e gli domandò: “ Se io ora ti dicessi che fra un’ora morirai che cosa faresti?”. Egli pensava avrebbe risposto: verrei a confessarmi, saluterei tutti, mi rattristerei… Invece egli rispose “Continuerei a giocare a pallone”.
Era sempre pronto per incontrare il Suo Signore. Speriamo che sia per tutti i discepoli di Gesù così… Buon cammino di Avvento!