Ogni anno in questo periodo il calendario liturgico ci fa celebrare diversi santi che hanno un’attinenza particolare con i temi educativi. Basti pensare alla figura straordinaria di San Giovanni Bosco (31 gennaio) che tanto impulso e rinnovamento ha dato al sistema educativo dell’epoca e ancora oggi. Ma pensiamo anche alla figura di S. Agnese (21 gennaio) e a S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio) e a S. Angela Merici che tanto bene ha fatto per le ragazze abbandonate dei suoi tempi (27 gennaio). La nostra Diocesi sulla scorta di questi santi educatori ha ormai da tempo indicato questi dieci giorni come Settimana dell’Educazione e invita ogni parrocchia, ogni oratorio a pensare a momenti di preghiera e di riflessione nell’ambito educativo.
Ecco quest’anno allora l’invito a tutti i genitori della nostra Comunità Pastorale, in particolare a quelli che hanno figli nella preadolescenza e adolescenza, a ritrovarci a riflettere insieme, aiutati da un pedagogista sui temi dell’affettività e sessualità che negli ultimi tempi sono saliti alle cronache dei giornali e social per le conseguenze negative di una sessualità distorta e piegata al possesso e non all’amore vero.
Naturalmente l’educazione riguarda molti campi e coinvolge l’intera persona nel suo complesso. 
Già essere educati e educare alle buone maniere come si dice, è già un primo livello. Educare a dire grazie, per favore, scusa; educarsi ad essere puntuali agli appuntamenti, a rispettare gli orari (anche dell’inizio delle Messe); educare a salutarsi, a chiedere permesso, a pagare un acquisto e a non fare il più possibile debito; a pagare i debiti. Educare a non rompere le cose nei parchetti pubblici, a non dire sempre: “E’ l’altro che sbaglia”; educare a non essere indifferenti alle persone e alle cose. 
Ecco solo alcune delle buone pratiche di normale educazione civile che già possiamo vivere e invitare i nostri ragazzi ad assumere e sulle quali spesso “non ci siamo”. Educare alla vita buona, alla fede, all’amore, alle scelte di vita: ecco la missione della chiesa ancora oggi e che chiede ad ognuno di noi di fare la propria parte per il bene di tutti. Viviamo uniti in preghiera questa Settimana dell’Educazione.  

d.Andrea


 
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