Con la nomina del nuovo Parroco che avrebbe sostituito don Andrea, il Vescovo ha deciso che avrebbe abitato presso la Casa Canonica di Pogliano.
Da subito si è presentato un pensiero nella mente del Vescovo di Zona, su una presenza preziosa in quella che fu la casa del Parroco di S. Rita. E la soluzione migliore che è stata proposta e condivisa tra Vescovo e Diaconia, è stata la ricerca di una Comunità di religiose che potesse venire ed offrire il proprio servizio nell’intera Comunità Pastorale.
Si è indirizzata la richiesta per prime alla Madri Canossiane, le religiose storiche di queste Parrocchie, le quali, purtroppo a malincuore, sono state costrette a rifiutare l’invito a portare una comunità di suore a causa della mancanza di vocazioni nella congregazione stessa.
Ci si è rivolti verso altre congregazioni conosciute dal Parroco e una di queste ha accettato di aprire presso di noi una comunità di loro suore. Così il 28 maggio la Madre Generale della Congregazione delle Suore ABIZERAMARIYA (S. Maria della Speranza), con sede in Ruanda, è venuta a conoscere i sacerdoti e l’ambiente e ha accettato ufficialmente di mandare tra noi una comunità di tre suore.
Chi sono queste suore? Abbiamo chiesto loro di dirci qualcosa e di parlarci della loro fondazione. Ecco che cosa ci hanno scritto…

“Chi sono le suore Abizeramariya? È una congregazione fondata da un prete ruandese Monsignor Raffaele SEKAMONYO il 26 aprile 1956
Tutto parte da un incidente di motorino che ha fatto mentre andava ad amministrare i sacramenti ai malati e i medici avevano già deciso di amputargli il braccio destro; cosa che non riusciva ad accettare perché non capiva come avrebbe potuto celebrare l’Eucaristia senza quel braccio . Ha supplicato la Vergine Maria ed è 
stato esaudito. Per ringraziare la Madre di misericordia, ha intrapreso tante iniziative che, però, non  soddisfacevano il suo cuore. Infine ha fondato la Congregazione delle Suore come segno di riconoscenza massima per la Grazia ricevuta quel giorno.
Il carisma della Congregazione è la Misericordia in tutte le sue forme (opere di misericordia corporali e spirituali). Il motto che Monsignor Raffaele ha dato alle sue figlie spirituali è tratto dal Vangelo di Matteo e dice lo scopo della vita di questo sacerdote: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt25,40).
Inoltre, come si vede nel nome della Congregazione stessa, si tratta di una Congregazione mariana. Come Maria Madre della Speranza, le suore sono chiamati a essere un segno di speranza di vita per ogni persona bisognosa. Lo fanno nella cura delle persone anziane, dei malati, nella catechesi, nella preghiera e nella liturgia...in sintesi è tutto ciò che la carità cristiana chiede... cercando di leggere anche i segni dei tempi
 
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