Sommario:
Mi sento in dovere di insistere nel far emergere candidati, uomini e donne, giovani e adulti, che hanno a cuore il bene della nostra porzione di chiesa e si mettano in gioco a collaborare con il nuovo Parroco per essere, insieme, capaci di promuovere la vita buona del Vangelo, secondo quanto lo Spirito saprà consigliare a ciascuno.
Si stanno avvicinando le elezioni per il rinnovo del Consiglio Pastorale e degli Affari Economici che coinvolgerà le parrocchie e Comunità Pastorali della nostra Diocesi, fissate per il prossimo 26 maggio, durante le S. Messe.
Lasciamoci anche noi sorprendere nuovamente da questo annuncio di risurrezione perché sappiamo custodire nella nostra vita la forza spirituale che scaturisce dal Risorto, la sua vita nuova e trasfigurata che rinnova la nostra vita e quella del mondo intero.
Sì perché è proprio dal cuore di ciascuno di noi che la pace può fiorire, invocandola da Dio, come dono. La pace arriva quando nel profondo del cuore di ognuno si sente la coscienza dire: “Non uccidere”, “Non desiderare la roba d’altri”, “Non avrai altri dei all’infuori di me”.
Il Vangelo della quarta domenica di Quaresimi ci pone sempre davanti alla storia del cieco nato che diventa per noi oggi una vicenda che ci aiuta a riflettere su diversi aspetti che toccano la nostra vita spirituale.
Naturalmente l’educazione riguarda molti campi e coinvolge l’intera persona nel suo complesso.
La storia ha provocato ferite e divisioni e a partire da quell’unica Chiesa ci si è divisi tra cristiani in cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani. Non è così che Gesù e poi Pietro hanno pensato e voluto la Chiesa.
Il mistero dell’Incarnazione, il farsi carne di Dio stesso, è un dono troppo grande e importante per concludere che con l’Epifania mettiamo tutto nel cassetto e lo riapriamo l’anno prossimo.
E’ sempre difficile fare i bilanci di fine anno e non è mai scontato mettersi con verità davanti a se stessi e davanti a Dio per raccontare a noi stessi e a Lui come è andata.
Il CENSIS, il Centro Studi Statistiche e Investimenti, fotografa l’attuale condizione degli italiani usando l’inquietante immagine di sonnambuli, allarga il cuore la notizia che ci sono giovani uomini e giovani donne che ancora oggi, anche se sempre meno numericamente, intuiscono la chiamata di Dio ad intraprendere il cammino verso il sacerdozio e la vita consacrata.