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«Benedico il tempo di Quaresima perché la liturgia ci propone di andare verso la Settimana Autentica per entrare nel mistero della Pasqua del Signore. Invito tutti a concentrarsi sull’essenziale, chiedendo la grazia che i sentimenti e il pensiero di Cristo ispirino il nostro sentire e il nostro pensare». Lo scrive l’arcivescovo, mons. Mario Delpini, nella Lettera per il tempo di Quaresima contenuta nella proposta pastorale La situazione è occasione.
L’emergenza sanitaria di questi i giorni ci sta facendo compiere una serie di digiuni, tra cui anche il digiuno eucaristico per i fedeli. Sarebbe davvero un dono se al termine di questo forzato digiuno, sentissimo la fame, la fame di Dio, fame della sua Parola, fame della sua presenza reale nell'eucaristia, un desiderio rinnovato di partecipare al suo banchetto dove nutrire la nostra vita.
Educato in una famiglia autenticamente cristiana crebbe con un carattere sereno, gioioso e ben disposto verso tutti.
È il cammino di formazione spirituale che intende preparare i fidanzati a prendere consapevolezza del significato dell’amore cristiano e della scelta del matrimonio, all’interno del disegno pensato da Dio per l’uomo e la donna.
Benedico il tempo di Quaresima perché la liturgia ci propone di andare verso la Settimana Autentica per entrare nel mistero della Pasqua del Signore. Invito tutti a concentrarsi sull’essenziale, chiedendo la grazia che i sentimenti e il pensiero di Cristo ispirino il nostro sentire e il nostro pensare
Fa un certo effetto leggere dal nostro Arcivescovo nella Lettera pastorale queste parole: “Il tempo che segue al Natale può essere propizio per proporre qualche settimana in cui non fare niente, se non crescere in sapienza, in età e grazia davanti a Dio e agli uomini”.
All'ordine del giorno due punti: la questione dei rapporti Parrocchia/Gruppo Sportivo Oratorio e i progetti di illuminazione della chiesa.