Martedì 30 settembre alle 13 il gruppo di pellegrini era pronto a partire alla volta del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. Quasi pronto… appena arrivati tutti, siamo partiti. Il Signore ci ha regalato una giornata fantastica, per cui, arrivati con anticipo alla meta ci siamo potuti godere un poco di sole mentre aspettavamo che si aprisse il Santuario. Siamo stati accolti da don Massimiliano che ci ha fatto vivere un vero pellegrinaggio, spiegando le pitture e le sculture del Santuario con gli occhi della fede e non solo come bellezze artistiche (che sono numerosissime e preziose).
Dopo aver pregato Maria Santissima, aver chiesto il dono dell’indulgenza, essendo il Santuario chiesa giubilare, aver visitato anche il chiostro che possiede una pregevolissima Natività affrescata da Bernardino Luini, discepolo di Leonardo, abbiamo ripercorso la strada che Gaudenzio Ferrari, colui che affrescò il dipinto del Paradiso con gli angeli che suonano tantissimi strumenti e che si può ammirare sopra la mensa Eucaristica in Santuario, fece per cercare l’ispirazione proprio per quell’opera.
Trovandosi in difficoltà, prima d’iniziare l’affresco, camminò per molto fino ad arrivare ad una località nota perché S. Martino vi aveva soggiornato qualche secolo prima e che aveva preso da lui il nome, quando si accorse, ormai all’imbrunire, che da quella chiesetta dedicata all’Addolorata, scaturiva della luce. Entrato nella chiesa, vide che dall’affresco dell’Addolorata usciva questa luce incredibile. Da quel momento quella chiesa è nominata come S. Maria Solaro.
In quella chiesa abbiamo celebrato l’Eucarestia, abbiamo vissuto il gesto del pellegrino salendo fino a porre la mano sull’effige dell’Addolorata, e, da lì, ci siamo portati in una casa di Esercizi Spirituali denominata Villa S. Maria del Rosetum, ove, accolti dalle Sorelle che la gestiscono, abbiamo potuto ristorarci con una gustosa merenda.
Poi abbiamo potuto visitare la casa ed il parco attiguo e da lì siamo tornati, contenti del pomeriggio intenso e gioioso trascorso. Con la voglia di partecipare ad un altro pellegrinaggio il prima possibile.
 
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