Carissimi parrocchiani, anche in tempi di epidemia vogliamo, rispettando tutte le norme in vigore, fare festa. Fare festa per i 5 anni di Comunità Pastorale e fare festa nelle prossime settimane nei nostri oratori con la consueta Festa di Apertura che quest’anno vuole essere davvero un segno di speranza e di nuovo inizio.
Spegniamo dunque 5 candeline sulla torta della nostra Comunità Pastorale che ha riunito le nostre due parrocchie in un cammino di maggiore unità e prospettiva pastorale.

Santa Messa Beato PaleariSi racconta che negli anni ‘60 i nostri ragazzi “giocavano” a tirarsi i sassi dai margini dell’Olona. Da un lato i ragazzi di Pogliano e dall'altro quelli di Bettolino. Un po’ d’acqua è passata sotto i ponti dell’Olona da questo punto di vista: ora i nostri ragazzi giocano e pregano insieme sia all'oratorio S. Luigi che all'oratorio S. Rita.
Certo, non ci basta che non si tirino più i sassi e giochino bene insieme per dire che una Comunità Pastorale è fatta e compiuta. Ci vuole altro. Il cardinal Scola quando venne cinque anni fa a inaugurare la nuova realtà pastorale disse nella predica che ci sarebbero voluti 15 anni per vedere ben amalgamate le due parrocchie. E’ anche vero che non è automatico che alla scadenza dei 15 anni tutto sia bene integrato se nulla viene fatto in questi anni.
Qualcosa abbiamo cominciato a respirare come Comunità Pastorale: le adorazioni eucaristiche mensili, alcune catechesi e proposte di riflessione, la Via Crucis, le Quarantore, alcune grandi celebrazioni (la Messa del giovedì santo, gli orari diversi per la Messa della notte di Natale) e altri momenti in cui ci si sente coinvolti e invitati indipendentemente dall'appartenenza all'una o all'altra parrocchia. Anche nei due oratori è iniziato un percorso di maggiore scambio.

La festa di questa domenica che ci raduna in unità è un segno di questa volontà di integrazione e del percorso comune che vogliamo proseguire nei prossimi anni. 
Occorre crescere ancora in questa visione comune. A partire anche dalle piccole cose: se non si trovano lettori in una parrocchia, l’altra se ne faccia carico e si renda disponibile; così per i cantori e chi suona. Come noi sacerdoti ci siamo abituati a “girare” tra le due parrocchie, perché non può essere così anche tra i laici? Se serve una catechista in una delle due parrocchie non deve diventare un ostacolo il fatto che appartenga all'una o all'altra delle due parrocchie.
Il beato Francesco Paleari che oggi e venerdì prossimo ricordiamo interceda per noi e ci aiuti a vivere la nostra appartenenza alla chiesa locale con il suo spirito, il suo sorriso, la sua dedizione, la sua sapienza, il suo amore. Che il beato don Franceschino ci protegga e ci benedica dal cielo.

Don Andrea
 
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