Venerdì 25 marzo, alle 17, nella Basilica di San Pietro, papa Francesco consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria: un gesto di speranza e di pace voluto dal Pontefice, che ha chiesto a tutti i vescovi del mondo di unirsi idealmente a lui in preghiera contro gli orrori della guerra.

Aderendo allo spirito della celebrazione, l’Arcidiocesi di Milano propone in contemporanea, in unione con il Santo Padre, un momento comunitario di raccoglimento e di invocazione della pace, presieduto dall’arcivescovo Mario Delpini in Duomo. La preghiera inizierà alle 17 e terminerà alle 17.30. Sarà possibile seguire la funzione in diretta su www.chiesadimilano.it e sul canale YouTube della Diocesi. Il momento di preghiera sarà seguito alle 17.30 dalla Messa capitolare.

La lettera del Papa

«Un gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace». Così il Papa, in una lettera inviata ai vescovi di tutto il mondo, definisce l’Atto di Consacrazione (leggilo qui). Francesco esorta ogni vescovo a unirsi a tale Atto, «convocando i sacerdoti, i religiosi e gli altri fedeli alla preghiera comunitaria nei luoghi sacri, così che il Popolo santo di Dio faccia salire in modo unanime e accorato la supplica alla sua Madre».

«È trascorso quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, che sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella martoriata popolazione, minacciando anche la pace mondiale– l’esordio della lettera del Papa -. La Chiesa, in quest’ora buia, è fortemente chiamata a intercedere presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto. Sono grato, in questo senso, a tutti coloro che con grande generosità stanno rispondendo ai miei appelli alla preghiera, al digiuno, alla carità. Ora, accogliendo anche numerose richieste del Popolo di Dio, desidero affidare in modo speciale alla Madonna le nazioni in conflitto».


 
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