ll Santo Rosario è considerato una preghiera completa, perché riporta in sintesi tutta la storia della nostra salvezza. Con il Rosario infatti meditiamo i “misteri” della gioia, della luce, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. È una preghiera semplice, umile così come Maria. In tutte le apparizioni la Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Santo Rosario come arma potente contro il Male, per avere la vera pace.

«Carissimi Pellegrini! – ha gridato papa Francesco il 13 maggio 2017 al milione di fedeli accorsi a Fatima – noi abbiamo in Cielo una Madre! Abbiamo una Madre! Aggrappati a Lei come dei figli, viviamo della speranza che poggia su Gesù, (…) di essere un giorno con Lui e con Maria alla destra del Padre nel Regno di Dio…

Ai tre pastorelli di Fatima, Lucia, Giacinta e Francesco, la Madre di Gesù e nostra, presentandosi come ‘la Madonna del Rosario’, raccomandò con insistenza di “recitare il Rosario tutti i giorni, per ottenere la fine della guerra e la pace”.

Risale al XIII secolo, l’origine da parte dei monaci cistercensi, della preghiera che chiamarono rosario, perché la comparavano ad una corona di rose mistiche donate alla Madonna. Questa devozione fu resa popolare da san Domenico, che nel 1214 ricevette il primo rosario della Vergine Maria come strumento per l’aiuto dei cristiani contro le eresie. Pio V nel 1547 attribuì a questa preghiera la vittoria della battaglia di Lepanto.

In diverse apparizioni la Madonna stessa ha indicato il Rosario come la preghiera più necessaria per il bene dell’umanità. Nell’apparizione di Lourdes del 1858, la Vergine aveva una lunga corona del Rosario al braccio.

Nel 1917 a Fatima come negli ultimi anni a Medjugorje, la Madonna ha invitato e ha esortato a recitare il Rosario tutti i giorni.

Il Rosario, non è come molti pensano, una ripetizione continua e monotona di parole tese a stancare Dio attraverso l’intercessione di Maria e concederci ciò che desideriamo, ma è una preghiera cristologica, al cui centro ha la Parola di Dio, l’Incarnazione del Verbo eterno fatto uomo, carne, vita, per mezzo della Vergine Maria. Il Rosario, quindi è dono del Cielo per cambiare l’uomo e la sua storia. Ogni volta che sgraniamo la corona del Rosario per meditare gli episodi della vita di Cristo, dovremmo vivere il desiderio di imitare la Vergine Maria che meditava, nel suo cuore, tutto quello che succedeva nella sua vita e attorno a lei.

All’inizio degli anni Novanta, nel Consiglio pastorale diocesano di Milano, il card. Carlo Maria Martini lamentava la diminuzione della devozione a Maria e della recita del Rosario. Diceva: «Si è disprezzata la devozione popolare verso Maria, che in tanti secoli ha conservato la fede in Cristo delle nostre popolazioni cristiane. Si critica il Rosario come forma, superstiziosa di “mariolatria” (cioè, adorazione di Maria), ma si dimentica che la Madre di Dio porta le anime al Figlio suo, Cristo Gesù. Ritorniamo a recitare assieme il Rosario nelle famiglie, perché siano più unite e i giovani vengano educati, attraverso Maria, alla fede e all’amore di Cristo». E’ questo quotidiano entrare con il cuore nella vita di Cristo, che può cambiare anche la nostra vita rendendola simile alla sua…

Buon cammino con Maria

Di Fabrizio Zo - Comunità Pastorale S.- Teresa di Gesù Bambino (Desio)

 
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