Gianluca,
chi è stato a mettere per primo gli occhi su di te? La Madonna, che pellegrinando qua e là ti ha silenziosamente accompagnato a scoprire il desiderio di offrire la tua vita per rispondere ad un grido?
Quale grido hai sentito? Quello di chi è solo, accusato, emarginato? Di chi è povero? Di chi non si sa perdonare? Di chi non crede?
Proprio lì, nel punto di intersezione tra quel grido e il tuo modo di donarti, germina la tua vocazione. 
Chi ti chiama è chi ti ama. E’ lo stesso Signore che ti conosce, che vuole renderti felice, e lo sa fare. 

E adesso Gianluca, con l’ordinazione, vai! 
La missione di Cristo diventa la tua, vai! 
Vai, e porta a chi incontri il Sangue invincibile che distrugge la morte! Vai, e quando a soffrire sarai tu, anche il tuo “sangue”, unito al Suo, porterà frutto! 
Presenta Cristo a chi pensa che tutto sia finito; apri con Lui le porte della Misericordia a chi “l’ha combinata troppo grossa”! Vai Gianluca, vai senza trattenerti! L’Annuncio che proclami è una buona notizia, non una morale pensante! 
Tanti verranno e attingeranno alla pioggia di Grazie che scaturiscono dalla Messa, dalla Confessione... Tanti però non verranno. 

Ti auguro di lasciarti trascinare lì dove lo Spirito Santo vorrà scovare i suoi figli che non riescono a credere di essere anche loro figli amati, che non ci riescono proprio, che  non ci possono credere. 
Gianluca, lo sai vero che come Sacerdote “non appartieni a te stesso”, ma che “sei di Cristo e che lo Spirito Santo è te ”? (cfr. 1 Cor 6,19-20  e 3,23). Ecco, andate allora, volate insieme a cercare chi, senza saperlo, vi aspetta da sempre!
Ho scoperto che non possiamo sapere in anticipo che cosa aprirà i cuori all’incontro con Dio. Un colloquio a tu per tu? Il Salmo delle lodi di oggi? Un bigliettino? La tua presenza in un momento delicato? Il tuo sacrificio di essere ignorato in un mondo che non apprezza la fede? Due parole scambiate dal benzinaio? Mah, non sapendolo proprio, ti auguro di andare sul sicuro: ascolta la Parola nella preghiera e corri lì dove il Signore, vivo, ti dà appuntamento per rischiare di amare ancora una volta insieme! E lasciati sorprendere.
Gianluca, una nota personale: non hai idea di che gioia mi dai! Per me che sono consacrata, tu e tutti i Sacerdoti siete quelli che mi portano qui in terra il vero e proprio Corpo dello Sposo! Grazie!
Ti auguro di essere un padre fecondo, capace di generare con gioia: 
“La paternità spirituale è portare a Cristo coloro che non lo hanno mai conosciuto, far rinascere in Lui quelli che si sono persi nel peccato, stimolare in coloro che già lo amano l’ispirazione di servirlo più intensamente consacrandosi a Lui con cuore indiviso. 
Come è bello il ruolo del celibato, che permette una tale generazione spirituale! Come è felice la morte di un Sacerdote che sa di aver passato la torcia, accendendo in qualcun altro la stessa fiamma che Cristo aveva acceso, tempo prima, nella sua anima.” (Fulton Sheen, The Priest is not His own).
Non prego solo per te, Gianluca, ma anche per quelli che crederanno in Cristo mediante la tua parola (cfr. Gv 17).
Con tanta gioia e gratitudine a te e al Signore,

Clara Remartini, 
Apostole della Vita Interiore

 
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