In quest’ora del mattino 
da questo punto del mondo
ringraziare desidero i miei genitori
perché mi hanno sempre lasciato libero 
e sostenuto in tutte le mie scelte;
ringraziare desidero la mia famiglia
che mi è sempre vicina nei momenti importanti come in quelli più quotidiani;
ringraziare desidero i miei amici di sempre
per aver condiviso insieme tante avventure e i momenti più belli che porto nel cuore.

Io ringraziare desidero il parroco 
e i preti di Pogliano
che mi fanno sentire accolto e stimato
e tutti i confratelli miei amici
con cui ho avuto la grazia di condividere 
parte del cammino,
in particolare, permettetemi, don Cristiano 
che oltre ad averlo condiviso è stato ed è una guida preziosa;
ringraziare desidero i seminaristi presenti
compagni di viaggio degli ultimi anni.

Io ringraziare desidero chi, in qualsiasi modo, ha reso bella e indelebile questa celebrazione
con il suo appassionato servizio;
ringraziare desidero tutta la comunità 
di Pogliano
perché è importante avere un posto 
da chiamare “casa”
e anche chi è presente dalle comunità 
dove sono stato in questi anni
che mi hanno accolto come a casa.

Ringraziare desidero chi non è qui
ma è presente con il cuore
in particolare i tanti e ormai familiari 
volti dei carcerati,
ringraziare desidero per l’amore che mi hanno insegnato
che ci fa vedere gli altri come li vede Dio;
per il pane e il vino;
per quando siamo ardenti e leggeri,
per quando siamo allegri e grati.

Ringraziare desidero per la bellezza 
delle parole
per la scrittura e la lettura
che ci fanno esplorare noi stessi e il mondo;
per la bellezza di certi paesaggi,
per le terre sconfinate della Bolivia,
per la delicata bellezza dei fiori in primavera;
per il bene dell’amicizia
quando si dicono cose stupide e care.

Ringraziare desidero per i nostri morti
perché fanno della morte un luogo abitato;
perché su questa terra esiste la musica e per chi vi ha dedicato la vita,
per il silenzio e i suoi molti doni,
per i monaci e le monache del presente e del passato che me li hanno fatti scoprire;
per Dante e Isacco di Ninive,
per Bobin e Charles de Foucauld,
per Angelo e la Dickinson;
per il fatto che questa poesia è inesauribile
e non arriverà mai all’ultimo verso.

E, infine, ringraziare desidero
Te, Signore,
per i tuoi passi di vento
che ancora mi allargano il cuore.

Don Gianluca

 
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