Ci siamo trovati come Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale nella prima seduta dell’anno 2022/23 nella mattinata di sabato 15/10, riprendendo la tradizione di un incontro “in trasferta” presso la casa dei Padri Oblati di Rho per avere anche un tempo di confronto più disteso.
Prima dei lavori don Andrea ha espresso qualche segno di amarezza per la fatica anche nel radunarci tutti come consiglieri (eravamo in 13 su 25 consiglieri) e ha chiesto un maggiore senso di responsabilità, ricordando che si è stati eletti dalla gente e la gente ci ha dato fiducia e non dobbiamo tradirla, dando il nostro contributo e il nostro consiglio per il bene della nostra CP.
Don Andrea ha presentato una sintesi della Proposta Pastorale dell’Arcivescovo per questo nuovo anno a partire dall’affermazione del Vescovo Mario: “Le nostre celebrazioni fanno fatica a interagire sulla pratica quotidiana della carità nelle sue varie forme”. Ci siamo interrogati su questa fatica che constatiamo tutti nelle nostre parrocchie e nel mondo. Il Vescovo suggerisce di approfondire il tema della preghiera e di viverlo di più come preghiera alla maniera di Gesù. Sarà un impegno per il Consiglio trovare i modi per attuare le indicazioni del Vescovo. Gli interventi dei consiglieri hanno riguardato il “come” cercare di attualizzare nella nostra realtà le indicazioni pastorali che ci giungono dal Vescovo. Chi ha puntato l’attenzione sull’abituare le famiglie a vivere momenti di preghiera a casa, chi ha suggerito di spiegare meglio il titolo della lettera del Vescovo “Kyrie, Amen, Alleluia” anche durante le Messe. Chi ha richiamato lo scritto di Papa Francesco del luglio scorso “Desiderio desideravi” sul valore della celebrazione e della liturgia, da approfondire. Altri consiglieri hanno richiamato sull’importanza di essere chiesa in uscita come ci invita ad essere il Papa e chi ha sottolineato l’importanza di investire di più su ragazzi, adolescenti e giovani. Ha fatto il suo ingresso nel Consiglio il diacono che ci è stato assegnato, don Gabriele, che è intervenuto dicendo l’importanza di uno sguardo esterno, come può essere il suo che vive la nostra comunità nel solo fine settimana, dove ha potuto scorgere segni belli e che fanno intuire che il Signore è all’opera anche oggi, qui in mezzo a noi.
Un secondo punto ha riguardato il cammino del Sinodo, cioè quel percorso di condivisione, di dialogo, tra differenti realtà e soggetti ecclesiali che nella nostra diocesi dovrà portare alla costituzione delle Assemblee Sinodali Decanali (ASD), con il compito di esprimere quella porzione di chiesa missionaria collocata in ogni Decanato. Ci si è confrontati su come debba essere questa realtà e chi ne possa far parte. Dopo la consegna del Calendario con i principali appuntamenti dell’anno pastorale, durante il pranzo, è proseguito il confronto sul tema delle strutture e di come gestirle al meglio tenendo conto anche dei costi e degli aumenti dei costi vivi previsti per la stagione invernale. Non si è giunti a decisioni formali ma è stato utile raccogliere i vari pareri.
Abbiamo aggiornato il Consiglio anche sulla nuova modalità che il Vescovo intende celebrare le Cresime nella Diocesi. Essendo meno i ministri che possono su delega del Vescovo celebrare le Cresime e cercando di esprimere meglio il respiro ecclesiale di questo sacramento, il Vescovo in un decreto chiede alle parrocchie di unificare il più possibile la celebrazione di questo sacramento. Per la nostra Comunità Pastorale vuol dire fare un’unica celebrazione di Cresima presso la chiesa parrocchiale più grande. Ci si è soffermati anche sul tema delle benedizioni natalizie e si sono raccolti pareri su come vivere questo gesto nel prossimo Tempo di Avvento. (dA)

 
Esci Home