Anticamente il Tempo di Avvento che inizia questa domenica era detto anche così: Quaresima di S. Martino, perché inizia la domenica successiva alla Festa del santo che ricorre l’11 novembre e ha una durata di sei settimane come la Quaresima.
S. Martino rimane nella memoria per il gesto stupendo del taglio del proprio mantello a favore di un uomo infreddolito ai bordi di una strada che Martino, ancora soldato aveva incontrato e dando così un esempio concreto di cosa Gesù avesse voluto dire quando ha proclamato l’opera di misericordia del “vestire gli ignudi”: Martino ha rinunciato a parte del suo bel mantello rosso per dare riparo, calore a quell’uomo.
Ma la vicenda di S. Martino quest’anno può suggerire anche un’altra riflessione. Martino fin da giovane viene educato all’uso delle armi, è un soldato nella sua terra d’origine, l’Ungheria. Nonostante tutto facesse sembrare  per Martino una carriera militare, il Signore lo chiama per un cammino diverso, da soldato a “soldato di Cristo”. Rinuncia alle armi, sente l’intuizione di ritirarsi in convento, si fa battezzare, si fa monaco e viene poi nominato Vescovo di Tours in Francia.
Ebbene questa storia ci ricorda che la nostra vita e le vicende della vita, guidate dallo Spirito di Dio, possono compiere un salto verso qualcosa di più grande e importante. Martino comprende che la vita dell’uomo non è fatta per uccidere un altro uomo, che non siamo fatti per le armi ma siamo fatti per la pace.
Se pensiamo alle nostre vicende in particolare alla guerra e a tutte le guerre, la vicenda di Martino ci ricorda che un soldato, che un generale, che un governo può arrivare a dire: basta ammazzarsi, basta fare i soldati, basta con l’industria delle armi.
Anche per Martino la vita era già segnata, eppure… qualcosa  può sempre succedere di improvviso, di inaspettato che cambia le sorti della vita di un uomo, di un Paese, del mondo.
S. Martino ci insegna a credere che è possibile una vita diversa da quella anche malvagia che si sta vivendo, che la conversione del cuore è un cammino promettente anche oggi.
Allora lasciamo che la Quaresima di S. Martino che inizia sia quel tempo di conversione e di avvicinamento al Natale che ci vuole far cambiare qualche abitudine che non è secondo la volontà di Dio; ci vuole aiutare a desiderare e a ricercare concretamente la pace anche tra i nostri confini e nelle nostre famiglie e comunità cristiane.
Cerchiamo di trovare spazi di silenzio e preghiera personali e insieme; organizziamoci per essere presenti alle proposte spirituali a cui invitiamo a partecipare.
Il nostro Vescovo ci parlerà ogni sera puntualmente alle 20.32 attraverso i social o Radio Marconi per entrare nelle nostre case e condividere un pensiero sulla pace: sintonizziamoci. E come S. Martino prendiamoci cura dei poveri che attendono il nostro mantello tagliato.
Buon Avvento!

Don Andrea

 
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