«L’Avvento è il periodo dell’anno che suggerisce di riflettere sul tempo, sulla dimensione temporale della vita umana. È una riflessione che contribuisce alla saggezza in molte esperienze culturali, anche se in modi diversi. Il libro del Siracide, che accompagna questo anno pastorale come testo biblico per ispirare percorsi di sapienza, invita a una saggia considerazione del tempo». 

Inizia così la lettera che il nostro Vescovo, instancabile scrittore, ci invia per questo tempo di Avvento e che mettiamo a disposizione come meditazione per questo tempo che oggi inizia.
Che cosa ci dice questo tempo?
Segnato dalla pandemia che continua a mietere vittime?
E il tempo che passa in generale come ci interpella?

Sono domande grandi che chiedono a ciascuno di noi di lasciarsi condurre dallo Spirito per poter intuire da Lui qualche risposta che dia senso al nostro continuare a vivere, lottare, credere e amare.
Nelle riunioni di questa settimana, sia con il Consiglio Pastorale che con il gruppo delle catechiste ho condiviso questo pensiero: sia questo anche il tempo in cui testimoniamo serenità. Non una serenità generica e superficiale, ma la serenità che si basa sulla consapevolezza che la vita di ciascuno è nelle mani di Dio e che nessun turbamento potrà strapparci da queste mani amorevoli e capaci di sostenere e custodire la nostra vita. Anche quando siamo in preda alla paura? Anche quando la febbre sale e si insinua il pensiero che il virus l’abbiamo preso? Anche quando ci caricano sull’ambulanza  e ci portano via? Anche quando la febbre non passa e ci vogliono cure più decise? Sì anche in questi momenti possiamo essere sereni perché nelle mani di Dio. 
Non è facile, non è immediato, ma la nostra fede si appoggia su questa certezza: Dio non ci abbandona e sta con noi sempre. Ci crediamo?
Riflettere sul tempo per un cristiano vuol dire accorgersi che Dio non si estranea da questo tempo, anzi Lui stesso ha mandato il suo Figlio a redimere questo tempo, a mostrare una vicinanza ancora più stretta, ancora più amorevole, con gli uomini di questo tempo: ha mandato il suo Figlio Gesù.
Il tempo di Avvento ci fa meditare dunque su questo mistero di amore di un Dio che ama a tal punto gli uomini da mostrarsi come uno di loro e rivelare così il suo volto, quel volto che prende la carne di Gesù Cristo.
Entriamo con fiducia nel tempo dell’attesa del Dio che si fa uomo, entriamoci in questo tempo segnato da smarrimenti e timori ricercando l’essenziale delle cose, delle relazioni e della vita.
Facciamo buon uso di questo tempo accogliendo le proposte che come Comunità Pastorale abbiamo pensato come itinerario per le varie fasce d’età, per arrivare con cuore nuovo al Natale di quest’anno.

Don Andrea

 
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